La BP plc, originariamente Anglo-Persian Oil Company, in passato anche British Petroleum, è una società del Regno Unito operante nel settore energetico e soprattutto del petrolio e del gas naturale, settori in cui è uno dei quattro maggiori attori a livello mondiale (assieme a Shell, ExxonMobil e Total). La sede è a Londra.

L'attuale BP si origina dalla fusione, avvenuta nel 1998, della British Petroleum con la Amoco (acronimo di American Oil Company), formando la BP Amoco. Anche se presentata formalmente come una fusione, l'operazione finanziaria venne considerata piuttosto come un acquisto della Amoco da parte della British Petroleum; ed infatti la parola "Amoco" venne rimossa dal nome della società già un anno dopo. Il nome della società divenne semplicemente "BP". Nello stesso periodo una campagna pubblicitaria di greenwashing utilizzò lo slogan "Beyond Petroleum" ("Al di là del petrolio", oppure "Non solo petrolio"), dismettendo quindi definitivamente la parola "British" dal nome. Il cambiamento serviva sia a rimarcare la nuova dimensione internazionale della società, sia a evitare che un legame ostentato con il Regno Unito potesse essere d'intralcio agli affari in certe regioni del mondo.

La sua divisione BP Solar è diventata leader mondiale nella produzione di pannelli solari fotovoltaici in seguito ad una serie di acquisizioni nell'industria dell'energia solare. Le divisioni per l'energia solare, eolica e dell'idrogeno della BP sono state accorpate sotto il nome BP alternativenergy.

È stata al centro di numerose critiche e controversie, sia per la sua partecipazione alla costruzione dell'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, sia per il disastro ambientale avvenuto nell'aprile 2010 nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, situata nel golfo del Messico.

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