Chiamami Peroni

Questa è la serie più lunga e più famosa che ha reso nota Solvi Stubing e anche lo slogan «Chiamami Peroni, sarò la tua birra».
La serie è suddivisa in sottoserie che sono variate negli anni. La prima, andata in onda negli anni 1968-1969, si intitola «Miraggio nel deserto» e ha la seguente struttura: due esploratori, Francesco Mulé e Ignazio Leone, sperduti ed assetati in un deserto ricostruito in studio hanno dei miraggi, uno diverso in ogni episodio di questa serie di caroselli. Mulè, cercando vanamente refrigerio, si affida alle cure di una donna immaginaria, Solvi Stübing, che tuttavia si diverte a prendersi gioco di lui. Alla fine però la Bionda Peroni arriva davvero e Mulè, ancora incredulo, le chiede: "Come ti chiami?", e lei risponde: "Chiamami Peroni, sarò la tua birra" porgendogli finalmente un bicchiere di birra Peroni.
La seconda, andata in onda negli anni 1970-1971, è ambientata nella foresta e la storia è la seguente: Francesco Mulè ha rinunciato per sempre alle comodità della vita moderna per rifugiarsi nella natura e vivere con una scimmietta di nome Tano. Ma una bionda seduttrice, Solvi Stubing, insidia la sua tranquillità tentandolo con la birra Peroni. Mulè resiste strenuamente ma quando è ora di mettersi a tavola rinunciare alla birra Peroni gli appare uno sforzo troppo grande e così cede al richiamo della Bionda tentatrice.
La terza serie, del periodo 1972-1973, è sempre ambientata nella foresta, ma non c'è più la scimmietta Tano. In questi episodi, la bionda si traveste di volta in volta in un animale diverso.
Nella quarta serie, del 1974, cambiano i protagonisti: è di scena Enzo Cerusico sempre nella parte di colui che ha rinunciato a tutto per vivere nella natura, alle prese con una indiana bionda.
Nella quinta serie del 1975 il protagonista è Claudio Lippi contento di vivere in una zona del mondo inesplorata, ma puntualmente arriva una bionda a cavallo che gli fa qualche dispetto.
Nella sesta e ultima serie, quella del 1976, la bionda a cavallo propone a Claudio Lippi in ogni episodio un differente oggetto moderno da acquistare: egli rifiuta sempre avendo rinunciato a tutto, anche se alla fine ci ripensa ma è troppo tardi.

Questa serie fu duramente contestata dalle femministe in quanto, secondo loro, proponeva un'immagine servile della donna, pronta a tutto per l'uomo, anche a trasformarsi in una birra.